E’ una ricetta per mo’ di dire, credo che esistano tanti modi di friggerli quanti sono i cuochi, ma tant’è. Questo me l’hanno insegnato a Cutigliano, dove di funghi dovrebbero intendersene. (Dicendo “funghi” loro intendono, ovviamente, solo e soltanto porcini).
Si puliscono con meno acqua che sia possibile, strofinandoli con uno straccetto bagnato e raschiandoli con un coltello. Si tagliano poi a fettine abbastanza sottili (mezzo centimetro), si infarinano in un mix di granturco e frumento, e si friggono. Poi si salano. Tutto qui.
in questo modo non vengono mollicci, ma abbastanza asciutti.
Da bere: un bel rosé fresco, magari leggermente frizzante.
I funghi fritti vengono meglio se si utilizzano i porcini che dalle mie parti si chiamano “quagli”, ovvero quelli un po’ passocci che hanno il sotto della cappella verde. Sono più saporiti e si sciolgono in bocca.